La ricerca della stabilità

Tra fisiologia indiana e medicina tradizionale cinese

L’equilibrio degli opposti

La vita è un flusso, un’onda evolutiva, un gioco di polarità e metamorfosi e, secondo lo yoga, uno degli obiettivi principali è quello di giungere, attraverso l’acquisizione di uno sguardo nuovo, più attento e consapevole, ad un equilibrio stabile, ad una omeostasi.

Quando tutto è in equilibrio la vita è armoniosa e creativa, mentre quando ci si trova in una condizione di sbilanciamento, si vivono stati di disagio, di difficoltà e, in alcuni casi, si entra in contatto con la malattia. L’uomo è un sistema elettromagnetico: siamo energia, siamo un susseguirsi di nascita, crescita, maturità, declino e infine morte, per poi tornare, secondo la visione orientale, ancora a nuove forme.

Microcosmo e macrocosmo

La spinta vitale, la forza propulsiva della vita, è data da un susseguirsi delle polarità, dall’interazione dei principi dello Yin e dello Yang, per dirla come i Taoisti. Anche il nostro corpo (microcosmo) si trasforma proprio come l’Universo (macrocosmo): si rigenera, fiorisce, ogni volta riequilibrandosi, decadendo e infine morendo, per poi rinascere nuovamente.
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, 

dice il postulato fondamentale della legge fisica della conservazione di massa di Lavoisier, proprio a conferma di quanto detto sopra. Tutti noi infatti, nel senso della nostra identità psicofisica, ci ridefiniamo costantemente.

Il prana e il qi

Ciò che è straordinario è che questo ciclo creativo accade simultaneamente in ogni dimensione della nostra vita: fisica, psichica e spirituale. Infatti, l’Uomo secondo la filosofia orientale è una totalità all’interno della quale ogni parte è sinergica rispetto alle altre. Ed è anche un tutto che obbedisce ad un ordine implicito, che è la natura stessa delle cose. Tutto il mondo dunque è la manifestazione, l’espressione del prana – il soffio vitale che pervade il corpo e lo anima, secondo la tradizione yogica – e del qi – l’energia vitale secondo la medicina tradizionale cinese –.

Le nadi e i meridiani

Nello yoga si parla spesso di nadi come di canali energetici attraverso i quali l’energia vitale, il prana appunto, viene convogliata e diretta in ogni parte del nostro corpo. Le nadi principali, secondo la fisiologia indiana, sono 72. Allo stesso modo nella medicina tradizionale cinese si parla di 72 canali di importanza vitale e di 12 meridiani principali in cui scorre il qi, che in termini di contenuto corrisponde esattamente al prana.

Si pensa che le nadi e i meridiani possano sovrapporsi al tragitto del nostro sistema nervoso, oppure sanguigno oppure linfatico, ma fino ad ora nessuno è stato in grado di definire esattamente a cosa corrispondano nell’anatomia del corpo umano. Di certo sappiamo che non sono visibili all’occhio umano e che fanno parte di ciò che viene designato, dalla medicina orientale, il nostro sistema energetico.

Lo yoga e lo stretching dei meridiani

Ad ognuno dei 12 meridiani corrispondono un organo pieno e uno cavo e, secondo la medicina tradizionale cinese, il qi si muove in modo preciso, partendo dal meridiano del polmone per proseguire fino a quello del fegato e poi tornare al polmone. Questo tragitto viene chiamato la grande circolazione. Quando allora si tratta di fare stretching e allungamento dei meridiani attraverso gli asana (posizioni) dello yoga, diventa necessario seguire l’andamento della grande circolazione. Le posture dello yoga che lavorano in questa direzione sono molte e andranno eseguite secondo un ordine che seguirà proprio l’andamento della grande circolazione. L’asana che si riferisce ad un certo meridiano verrà tenuta per un certo lasso di tempo, senza sforzo, utilizzando una respirazione profonda e consapevole e andando così a stimolare una certa corrente energetica, cercando di ricreare ciò che potrebbe accadere in una seduta di shiatsu o agopuntura.

Ritrovare il benessere perduto

Trattando i meridiani (o nadi, o canali energetici) attraverso un corretto movimento, viene stimolato il buon funzionamento dell’organo corrispondente. Un meridiano infatti, potrebbe aver bisogno di essere allungato e stirato oppure necessita di essere tonificato. Ecco perché gli asana dello yoga, avendo la caratteristica di donare equilibrio e bilanciamento a livello psico-fisico, possono aiutare a mantenere e/o a riconquistare un benessere perduto.

Articolo scritto da L.Dajelli, Founder and Director Rhamni

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