Una lezione adatta a tutti, in cui si spiega dettagliatamente come eseguire la posizione di anantasana, con o senza l’ausilio di una cintura.

ETIMOLOGIA E SIMBOLOGIA

 Ananta, che letteralmente significa “infinito”, è il nome sanscrito del mitico serpente che galleggia sull’oceano cosmico e sul quale il dio Vishnu si distende per riposarsi tra un ciclo di creazione del cosmo e quello successivo. Il serpente Ananta è rappresentato talvolta con cinque, talvolta con sette teste, altre volte ancora con cento teste e su ognuna di queste porta una corona.

Anantasana fa parte delle posizioni di equilibrio e di flessione laterale.

BENEFICI

La posizione di anantasana:

• migliora la mobilità a livello del bacino;
• allunga e distende i muscoli posteriori degli arti inferiori, gli ischio-crurali;
• con la pratica, progressivamente, consentirà di migliorare il proprio senso dell’equilibrio, non solo fisico, ma anche mentale. Per vivere un asana di equilibrio è necessario mantenere una stabilità psichica, una quiete mentale e questa attitudine, se coltivata con costanza, può portare ad alleviare stress, ansia e tensione nervosa;

PRECAUZIONI

• In caso di problematiche a livello delle anche (es. protesi d’anca) si eseguirà la postura con l’ausilio di una cintura, così da poter controllare meglio il movimento di estensione della gamba secondo il proprio limite;
• In caso di difficoltà a vivere l’equilibrio sul fianco, per evitare di cadere a terra, è bene cominciare ad eseguire la posizione con la gamba sotto ben piegata e, se anche questo non fosse sufficiente, si può praticare l’asana vicino ad una parete. Spesso il semplice fatto di sapere che si è vicini ad un sostegno, rende l’equilibrio un poco più semplice.

Se soffri di una problematica particolare o, più in generale, se qualcosa non ti è chiaro nelle spiegazioni, non rischiare di farti male praticando, contatta un insegnante qualificato della scuola di yoga.

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