Una lezione di hatha yoga per giungere a mayurasana, la posizione del pavone.
La pratica propone una serie di asana specifici che permettono di arrivare preparati muscolarmente e strutturalmente alla posizione scelta.
Alcuni esempi:
Mayura significa “pavone”, asana “posizione”. Si può tradurre il nome della postura come “posizione del pavone”.
Questo asana appartiene alle posizioni di equilibrio, nonché di appoggio sulle braccia.
È una postura che richiede una grande forza a livello della muscolatura addominale.
Il pavone è un uccello sacro in India e si narra che sia stato creato dalle penne dell’aquila Garuda. È associato a numerose divinità, come Sarsvati e Kaumari ma, in particolare è il veicolo di Kartykeya, deva della guerra.
Eseguendo mayurasana ci si avvicina molto alla rappresentazione reale di questo uccello che, quando non esegue la meravigliosa ruota, ha una folta e lunga “coda”, chiusa, allungata indietro, che sfiora il terreno, e un collo altrettanto lungo, proteso in avanti. Il pavone viene associato a questa posizione probabilmente anche per un’altra ragione: la compressione che avviene a livello dell’addome che, si dice, sia “in grado di distruggere mortali veleni” (p.113, A. Stipo, La lucerna dello Hatha-Yoga – Hatayoga-Pradipika, 2002, Magnanelli). Questo uccello infatti è uno dei pochi animali in grado di uccidere e divorare i serpenti, anche quelli più velenosi. Ne consegue che la postura di mayurasana, avendo un grande effetto sugli organi addominali e, più nello specifico, sul fuoco digestivo, può portare all’eliminazione di tutti quei “veleni” dovuti a un’alimentazione scorretta e non equilibrata. Essendo l’intestino il secondo cervello dell’essere umano, questa eliminazione avrà facilmente un effetto depurativo anche su ciò che intossica a livello psichico.
La posizione di mayurasana: