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Una lezione in cui si analizza in modo specifico la posizione del triangolo in rotazione, parivritta trikonasana.
La pratica è adatta a tutti. L’asana viene affrontato anche con l’utilizzo di alcuni sostegni, i mattoncini, per facilitarne l’esecuzione e permettendo in questo modo ad ogni praticante, anche non esperto, di comprenderne i principali meccanismi.
ETIMOLOGIA E SIMBOLOGIA
Parivrtta significa “ruotato”, “in rotazione”, trikona significa “triangolo”, asana “posizione”, per questo motivo il nome dell’asana viene tradotto come “posizione del triangolo ruotato”, “posizione del triangolo in rotazione”. Infatti, osservando l’asana, si possono visualizzare tre triangoli formati dalle diverse parti del corpo:
- un triangolo formato tra le gambe e il pavimento;
- un secondo triangolo formato dal busto, dalla gamba verso cui si flette il tronco e dal braccio che ci si posa sopra;
- un terzo e ultimo triangolo, formato dal busto, dal braccio che estende verso l’alto e da una linea immaginaria tracciata dalla mano in alto sino all’anca.
Parivritta trikonasana appartiene alle posizioni di flessione e, insieme, di rotazione del busto e di equilibrio.
BENEFICI
La posizione di parivritta trikonasana:
- Aumenta la flessibilità degli ischio-crurali, la muscolatura posteriore degli arti inferiori;
- migliora l’elasticità della colonna vertebrale;
- incrementa la mobilità a livello del bacino;
- rafforza le strutture delle spalle e, più in generale, delle braccia;
- rafforza la muscolatura delle gambe;
- permette di rafforzare le strutture a livello delle caviglie e dei piedi che, ancorandosi saldamente a terra, aiutano a mantenere l’equilibrio;
- irrobustisce la muscolatura addominale;
- stimola gli organi addominali, che si troveranno delicatamente compressi contro l’interno della coscia e verranno ulteriormente “massaggiati” dal respiro;
- con la pratica, progressivamente, consentirà di migliorare il proprio senso dell’equilibrio, non solo fisico, ma anche mentale, poiché per vivere l’equilibrio a piedi separati in rotazione, è necessario mantenere una stabilità psichica, una quiete mentale. Questa attitudine, se coltivata con costanza, porterà ad alleviare stress, ansia e tensione nervosa;
- migliora la stabilità mentale anche grazie al mantenimento della fissità dello sguardo, fondamentale per mantenere l’equilibrio in postura.
PRECAUZIONI
- In caso di problematiche del tratto cervicale, conservare il mento in linea allo sterno per tutto il mantenimento dell’asana oppure, una volta assunta la posizione finale, per gravare ancora meno sul collo, si può ruotare il viso verso terra.
- In caso di iperestensione del ginocchio, poiché nell’asana ci si trova con molto peso a carico della gamba davanti, sarà opportuno piegare leggermente il ginocchio, evitando così di esasperare maggiormente l’iperestensione.
- Se vi fossero problemi di pressione bassa, labirintite, giramenti di testa legati a problemi del tratto cervicale o, in generale, se vi fossero difficoltà con il mantenimento dell’equilibrio, è consigliato eseguire la postura posizionandosi vicino ad una parete e, eventualmente, mantenendo la gamba davanti leggermente flessa, così da poter garantire una maggiore stabilità ed evitare cadute improvvise. In questi casi è bene sciogliere sempre molto lentamente la postura, evitando movimenti bruschi soprattutto degli occhi e, più in generale, della testa.
Se soffri di una qualunque di queste problematiche o, più in generale, se qualcosa non ti è chiaro nelle spiegazioni, non rischiare di farti male praticando, contatta un insegnante qualificato della scuola.
Lo Staff Rhamni è qui per te!