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Una lezione in cui si esegue una delle posizioni più conosciute nel mondo dello yoga: vrkshasana, la “posizione dell’albero”.
La pratica è adatta a tutti poiché l’asana viene affrontato in modo graduale.
Vengono indicate le principali varianti per facilitarne l’esecuzione, così che ogni praticante, anche non esperto, possa sperimentare la postura e comprenderne i principali meccanismi.
ETIMOLOGIA E SIMBOLOGIA
Vrkhsa significa “albero”, asana significa “posizione”, quindi si può tradurre la postura come “posizione dell’albero”.
- Il piede che rimane in appoggio a terra simboleggia la base, le radici dell’albero;
- la gamba e il busto ne simulano il tronco;
- le braccia che si estendono verso l’alto i rami.
Vrkshasana fa parte delle posizioni di equilibrio e sarà utile provare ad incarnare l’asana, cercando di percepire il grande radicamento proveniente dal piede in appoggio a terra e, nello stesso tempo, vivendo una grande apertura, una profonda distensione verso il cielo, grazie alle braccia che si tendono verso l’alto, con i palmi uniti. Solo radicandoci profondamente nel terreno, possiamo permetterci di elevarci verso il cielo.
BENEFICI
La posizione dell’albero:
- lavora sulla mobilità dell’anca e del ginocchio;
- permette di rafforzare le strutture a livello della caviglia e del piede che rimane in appoggio a terra, trovandosi quest’ultimo a dover sostenere il peso di tutto il corpo;
- con la pratica, progressivamente, consentirà di migliorare il proprio senso dell’equilibrio, non solo fisico, ma anche mentale, poiché per vivere l’equilibrio su un piede solo, è necessario mantenere una stabilità psichica, una quiete mentale. Questa attitudine, se coltivata con costanza, porterà ad alleviare stress, ansia e tensione nervosa.
migliora la stabilità mentale anche grazie al mantenimento della fissità dello sguardo, fondamentale per mantenere l’equilibrio in postura.
PRECAUZIONI
- In caso di difficoltà a vivere l’equilibrio su una gamba sola, per evitare di cadere a terra, sarà bene cominciare ad eseguire la posizione vicino ad una parete. Se si esegue l’asana sollevando la gamba destra, ci si posizionerà con il fianco sinistro vicino al muro. Non è necessario appoggiarsi completamente alla parete ma, piuttosto, questa verrà utilizzerà come sostegno appoggiandoci le punte delle dita della mano e provando, gradualmente, a staccarle. In questo modo è possibile progredire nella ricerca dell’equilibrio e della stabilità. Spesso il semplice fatto di sapere che si è vicini ad un sostegno, rende l’equilibrio un poco più semplice.
- La variante della posizione vicino alla parete è consigliata anche in caso di pressione bassa, per evitare cadute dovute a improvvisi giramenti di testa o offuscamenti della vista: se questo dovesse capitare durante l’esecuzione dell’asana, sarà necessario sciogliere con attenzione la postura, rimanendo sempre appoggiati alla parete, portarsi sdraiati e sollevare le gambe verso l’alto, mantenendole appoggiate al muro per poterle rilassare completamente. Mantenere il tempo necessario e fare sempre un passaggio con la schiena a terra in shavasana, prima di tornare nella posizione in piedi.
- In caso di problematiche alle ginocchia si sconsiglia di eseguire la variante dell’albero in ardha padmasana, la “posizione del mezzo loto”, poiché si creerebbe una pressione eccessiva sull’articolazione del ginocchio della gamba piegata.
- Evitare di appoggiare la pianta del piede contro l’interno del ginocchio opposto, perché la pressione esercitata dal piede potrebbe sollecitare eccessivamente l’articolazione del ginocchio della gamba in appoggio.
Se soffri di una qualunque di queste problematiche o, più in generale, se qualcosa non ti è chiaro nelle spiegazioni, non rischiare di farti male praticando, contatta un insegnante qualificato della scuola.
Lo Staff Rhamni è qui per te!