Ipersensibilità: una marcia in più
"Le persone sensibili hanno una marcia in più. Trasformare l’ipersensibilità da svantaggio a vantaggio.” Il titolo del libro di Rolph Sellin sarebbe sufficiente a introdurre l'argomento.
Nel 2012, Elaine Aron, ricercatrice e psicoterapeuta, ha pubblicato un interessantissimo saggio su un fenomeno che interessa in particolare le persone altamente sensibili e di conseguenza i loro familiari, amici, conviventi, perché, a quanto pare, non è così facile comprendere questa tipologia di individui.
Sensibilità come tratto della personalità
Se si leggono le innumerevoli affermazioni del test/questionario*, assemblato sempre dalla Aron e qui sotto riportato, che si riferisce sia agli adulti che ai bambini, si apre uno scenario incredibile, che mostra le caratteristiche tipiche dell' universo degli altamente sensibili, purtroppo spesso scambiati per nevrotici o eccessivamente ansiosi o up tight. Finalmente questa alta sensibilità viene definita, dalla Aron, come un qualsiasi altro tratto della personalità.
E' tutto vero quello che provo, quello che sento?
Il problema di questi individui, che già da piccoli sono molto vulnerabili, è che vengono da subito etichettati come esagerati, particolari, fragili e anche un po’ nevrotici e capricciosi. Così iniziano a sentirsi spesso inadeguati, inadatti, diversi perché, senza esserne consapevoli e poterne dare voce, avvertono un carico eccessivo. Questo sovraccarico avviene, tra l'altro, proprio a livello del sistema nervoso. Sono bambini attenti a tutto ciò che accade nell’ambiente circostante, e che si abituano da subito a valutare tutto ciò che potrebbe causare loro disagio o benessere. Sono bambini e poi adulti esigenti, perché hanno ben chiaro di cosa hanno bisogno per star bene, ma il mondo adulto ha già installato in loro un dubbio: sarà vero quello che sento, dato che la maggior parte delle persone con cui vengo a contatto, pensano che sia impossibile sentire tutto ciò che invece io sento?
Devi sempre essere così emotivo?
Purtroppo se capita loro, già da piccoli, di vivere, in aggiunta alla grande sensibilità, situazioni difficili e magari a rischio, nella relazioni con gli adulti e l'ambiente circostante, facilmente da grandi, potranno divenire ansiosi e depressi. Se invece si trovano a vivere situazioni rassicuranti, con adulti che sanno ascoltare i loro bisogni, senza interpretarli come capricci o stranezze, possono divenire persone capaci e resilienti, fino a poter essere dei leader empatici e di successo.
“La predisposizione innata a percepire gli stimoli in modo più differenziato e intenso rispetto alla media è spesso un vantaggio, ma di frequente è vissuto con disagio. Non sempre questo dono viene apprezzato dagli altri e, nonostante l'ipersensibile tenda a rinunciare a se stesso adeguandosi alle esigenze degli altri, non mancano i rimproveri: "Devi sempre essere così emotivo?"
DOES
Sempre la Dott Aron ha coniato un acronimo interessante che tende a definire gli altamente sensibili: DOES, dove la lettera
- D di depht , indica la capacità, da parte loro, di elaborare con profondità ogni esperienza
- O di over-stimulation, indica la modalità tipica di reazione e anche la conseguente stanchezza che avvertono le persone altamente sensibili
- E sta per emphasis, cioè quell' enfasi (ipica delle reazioni emotive che sembrano esagerate agli occhi degli altri
- S cioè subtetlies, che denota la loro sensibilità ad ogni minimo dettaglio.
Ecco fatto, con un acronimo, il quadro degli altamente sensibili.
Se sei sensibile, sei debole. Se sensibile, sei strano
Anche Nicoletta Travaini, psicologa clinica e psicoterapeuta, si occupa di questo tema da molto tempo, con l'obbiettivo di aiutare questa tipologia di persone a gestire al meglio questa caratteristica per essere felici. Lei le definisce con un altro acronimo e cioè PAS:
- Persone
- Altamente
- Sensibili
Scrive che "ci sono due pregiudizi dentro la parola sensibile, che ne distorcono il significato e che per me sono molto legati alle ferite più difficili da gestire come PAS
- se sei sensibile, sei debole
- se sensibile, sei strano.
Essere altamente sensibili è un dono: un dono per noi stessi, che abbiamo caratteristiche fuori dal comune, un dono per le persone intorno a noi e per gli ambienti che frequentiamo, perchè siamo portatori di punti di vista, intuizioni, capacità cognitive ed emotive che fanno bene anche agli altri."
In questo modo, per chi ha avuto fino adesso il problema di essere molto sensibile e quindi non compreso, vedendo l'altro lato della medaglia, può imparare a non vivere più questa parte di sè come debolezza o un grosso fardello da portare, ma sentirsi prezioso e iniziare ad essere fiero di questo dono ricevuto e perchè no? Anche grato di essere al mondo.
Ora per chi vuole testare la sua sensibilità può rispondere al questionario della Dott.ssa Aron. Buona lettura!
*Questionario della Dottoressa Aron
Per adulti:
- Preferenza nel rimanere ai margini di una situazione per un momento prima di entrarvi; l’esplorazione avviene prima mediante osservazione e riflessione
- Grande consapevolezza dei dettagli e dei minimi cambiamenti
- Considerazione di ogni conseguenza possibile prima di agire: “farlo una sola volta e farlo al meglio”.
- Percezione di emozioni e sentimenti altrui, intuiti dai dettagli non verbali
- Grande capacità di empatia e connessione emotiva
- Maggiore impatto dell’ambiente emotivo circostante, sia in senso negativo che positivo, nella storia infantile e nell’età adulta
- Un agire particolarmente coscienzioso con grande attenzione al legame tra cause e conseguenze
- Particolare insofferenza e sconcerto rispetto alle ingiustizie, preoccupazioni ambientali, compassione
- Sovrastimolazione frequente, sovraccarico da iperattivazione (performance peggiori) ma anche da ipoattivazione (noia): necessario bilanciamento
- Talento, passione o attrazione rispetto alle forme d’arte
- Interesse per gli aspetti meno materiali, e quindi più profondi e spirituali
- Grande reattività emozionale agli eventi, soggettivamente più intensa rispetto ad altri
- Particolare stress rispetto ai cambiamenti
- Sogni spesso vividi e pieni di dettagli
- Riconoscimento di tali caratteristiche sin dall’infanzia
- Sovrastimolazione in ambienti con luci o rumori forti (questo può non manifestarsi nella fascia adolescenziale)
- Frequenti reazioni fisiche, risposta immunitaria più reattiva, particolare sensibilità al dolore, agli stimolanti, ai farmaci
- Modalità spesso indiretta di comunicare, che tenga conto della possibile reazione nell’interlocutore
- Contatto profondo con la natura, con effetto calmante, affezione per animali, piante e piacere nel trovarsi dentro o vicino all’acqua
- Nel 70 % introversi, ma nel 30% estroversi
- Per bambini:
- Tende a preoccuparsi particolarmente per situazioni nuove, maggiormente rispetto ai coetanei, sussulta facilmente, non fronteggia bene i grossi cambiamenti e non apprezza generalmente le grandi sorprese
- Preferisce giochi tranquilli, spesso solitari e a volte ripetitivi (“giochi o libri preferiti”), considera se è sicuro prima di fare giochi “pericolosi”
- Tende a mostrare interesse e attenzione verso gli altri, soprattutto rispetto agli stati d’animo e ai bambini più deboli
- Reagisce fortemente a quelle che percepisce come ingiustizie, verso sé stesso ma a volte anche verso altri
- È un perfezionista, ha elevate aspettative sulle proprie prestazioni, si innervosisce facilmente se non riesce in qualcosa o perde in un gioco
- In tali occasioni può manifestare un comportamento molto più esplosivo e rabbioso del solito e rimugina molto tempo dopo i possibili fallimenti e risulta difficile tranquillizzarlo
- Rimugina inoltre su ogni forma di critica o presa in giro che riceve, soprattutto dai pari, e ne soffre particolarmente, faticando a “lasciarsele scivolare di dosso”
- Sembra molto intuitivo, fino a sembrare a volte saper leggere nella mente
- È molto attento anche ai minimi cambiamenti dell’ambiente, nota anche i minimi dettagli, soprattutto di tipo sociale, e percepisce e assorbe facilmente le tensioni familiari
- Per questo motivo può capitare che si ponga come mediatore o che trattenga le sue emozioni per non peggiorare la situazione
- Riesce ad immedesimarsi negli stati d’animo di altri anche non della famiglia ed è particolarmente attento ai bisogni altrui, e si accorge facilmente del loro disagio.
- Non è quindi incline a prese in giro o offese verso altri bambini, anzi a volte può risultare protettivo
- Tende a rispettare le regole generali in modo coscienzioso, quasi troppo rigido
- A volte appare visibilmente più grande della sua età per la sua capacità di intuire anche ciò che non è detto, è molto curioso di approfondire, anche su argomenti complessi e può sorprendere la sua capacità di associazione a situazioni e concetti, anche se nessuno gliele ha mai spiegati prima
- Sente profondamente le cose e pone spesso domande profonde, ragionate e provocatorie.
- Prende molto alla lettera le promesse dei genitori e impara in fretta se queste premesse vengono rispettate oppure no, e in questo secondo caso manifesta molto fastidio
- Ama il contatto con l’arte, la musica, la fantasia e la natura, in particolare gli animali
- È disturbato dai posti rumorosi, non ama le situazioni caotiche e le situazioni sociali in cui deve confrontarsi con ambienti e persone sconosciuti, o affrontare prove e compiti nuovi in cui verrà giudicato
- Quando viene sottoposto a situazioni di sovraccarico di sovrastimolazione può manifestare improvvisamente comportamenti molto oppositivi e provocatori, fino a diventare aggressivo e poco riguardoso per gli altri, fatica inoltre ad addormentarsi dopo un giorno particolarmente stimolante/eccitante
- È particolarmente sensibile anche nel corpo, al dolore, e ha la tendenza a somatizzare i disagi e le paure, ad esempio in mal di testa o mal di pancia e un generale abbassamento del sistema immunitario
- Protesta contro i vestiti stretti o fruscianti, le cuciture delle scarpe o le etichette degli abiti, sente urgenza di cambiarsi i vestiti ad esempio quando sono bagnati o insabbiati
- Apprende meglio da una gentile correzione che da una forte punizione, in generale fatica a condividere regole e punizioni se non ne capisce appieno il significato.
- Vi siete per caso ritrovati?