Molti pensano che lo yoga possa essere una pratica dedicata solo a persone esili, magre e flessibili per loro natura e che la meditazione sia destinata a chi è già portato “ per quelle cose lì”.
Lo yoga invece è per tutti ed è destinato anche a chi ha perso la sua flessibilità naturale e magari non è più capace di arrivare ad allacciarsi le scarpe o a raccogliere qualche oggetto caduto a terra. Riacquisire la propria forma, la propria mobilità fa sì che finalmente si possa ritornare a compiere gesti, azioni e movimenti abituali. Sono le scorrette abitudini di vita che a lungo andare, passando gli anni, sono la causa di rigidità articolare, pesantezza e poca fluidità nella vita.
E’ molto importante cercare e trovare scuole e insegnanti di yoga che accolgano le problematiche con attenzione ed empatia così da proporre insegnamenti individualizzati, anche all’interno di lezioni collettive.
In tutti questi anni di insegnamento, molto spesso ho incontrato persone e in particolare donne, che mi chiedevano se lo yoga le avrebbe fatte dimagrire, se avesse tonificato i loro muscoli ipotonici e uomini che volevano toccarsi la punta dei piedi flettendo la loro schiena verso l’avanti.
Qualcuna seriamente in sovrappeso, altre con gravi problemi di cellulite che non è solo un inestetismo ma è una patologia vera e propria, qualcun’altra con la vergogna di srotolare il tappetino “perché nello yoga tutti i praticanti sono sempre già troppo magri”, qualcuna affetta da conclamata dismorfofobia, cioè con una idea della propria condizione e immagine corporea completamente sfalsate rispetto alla realtà, nel senso che si credono e si vedono così tanto “grasse” da non accettarsi affatto, anche se la realtà non lo dimostra per nulla.
Il mondo delle donne , in questo senso, è davvero complicato, d’altra parte il mondo intero pretende da loro l’impossibile. La maggior parte chiede di posizionare il tappetino in fondo alla palestra. Si vergognano di loro stesse.
Gli uomini sembrano, almeno apparentemente, più semplici.
Lo yoga è davvero per tutti, non nel senso che si adatta a tutti, ma che tutti possono accedere allo yoga mettendosi in gioco proprio con il corpo. Tutti possono accedere a tutto, passando attraverso l’accettazione del limite, delle paure, delle contraddizioni.
Lo yoga ricentra, porta all’essenza e la sua pratica, costante nel tempo, dona un nuovo posizionamento, nella piramide dell’esistenza, alle nostre scelte e priorità.
I corpi e le loro forme cambiano nel tempo per tutti noi. Ci trasformiamo. Lo yoga, processo bottom-up per eccellenza, lavora molto in profondità, contribuendo a meglio accettare le circostanze della vita e la nostra naturale trasformazione. E’ un massaggio profondo che avviene a livello linfatico, nervoso, circolatorio, è un drenaggio dei nostri organi vitali. Ecco perché ha di per sé un potere purificante. Le asana, la respirazione, il pranayama hanno un ruolo importantissimo in questo processo.
Può accadere che si modifichino alcuni nostri comportamenti, che credevamo tanto profondamente radicati in noi, si ha più attenzione per la natura che ci circonda, magari si cambia la propria alimentazione.
Ci si ritrova a saper meglio gestire le proprie emozioni.
Si ha maggiore propensione al cambiamento e all’accettazione di sé .
Vale la pena di provare.
Se navigate sul web trovate la storia di Valerie Sun che ha scritto un libro intitolato: Big Gal Yoga, poses and practices to celebrate your body and empower your life.
Nella sua presentazione si definisce una big woman con una vita imperfetta, che cerca di riempire con le cose bella della vita.
“Hello, my name is Valerie, Aka Big Gal Yoga. This is my personal journey of a big woman's yoga practice. My life is not perfect, but I try to fill it with the beautiful things in life.”
Grazie Valerie, anche a nome di tante donne che vorrebbero finalmente uscire allo scoperto e iniziare il loro processo di trasformazione.
Pratica con noi questa lezione di yoga: Mobilità e stabilità
Articolo scritto da Laura Dajelli, insegnante della scuola di yoga Rhamni